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Chi dice donna dice danno

“Chi dice donna dice danno"? Tutt'altro!
Le nostre docenti e ricercatrici dimostrano che il loro valore nella prevenzione e riduzione dell’impatto dei rischi ambientali e territoriali. Dalla mitigazione del rischio idraulico, sia nella ricerca che nella didattica, all’ingegneria sismica e prevenzione dei danni da terremoti, dalla modellazione del danno causato da eventi naturali, a soluzioni ingegneristiche ecologiche per contrastare i danni ambientali.
Tutte queste donne condividono un approccio basato sulla prevenzione e sulla sostenibilità ambientale e sono in prima linea per un futuro più sicuro e resiliente per tutti noi.

 

Caporali   Enrica Caporali

Sono professore ordinario di Idrologia e Costruzioni idrauliche, mi occupo di mitigazione del rischio idraulico da molti anni con dedizione e ottimi risultati … altro che “chi dice donna dice danno”!
Mi sono interessata al Rischio Idraulico ai tempi della tesi di laurea, e successivamente nel dottorato e nel post-dottorato, in ambito nazionale e internazionale, nella ricerca e nella didattica. Nella ricerca, sono Task Leader di “Flood hazard modelling”, WP2 “Flood risk under environmental and climatic changes”, Spoke 1 Water, del Progetto PNRR PE3 RETURN “multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate”. Nella didattica ho progettato e coordinato alcune edizioni di master universitario di II livello in “Rischio Idraulico”; sono stata docente di “Rischio Idraulico”.
Fin dalla progettazione e istituzione nel 2016, coordino il CdLM in Geoengineering (GEM), sviluppato nell’ambito dell Cattedra UNESCO - Prevention and sustainable management of geo-hydrological hazards. Nel GEM sono docente di “Flood risk”. Da qualche anno, nell’ambito del rischio idraulico mi occupo della promozione della percezione del rischio di alluvione, anche mediante un modellino di scenario alluvionale realizzato in mattoncini da costruzione giocattolo. 

 

Terenzi   Gloria Terenzi

Sono docente di Costruzioni in zona sismica e Tecniche avanzate di protezione sismica per i Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile e Civile. Dalla mia tesi di laurea l’ingegneria sismica è al centro dei miei interessi di studio, ricerca ed applicazione, avendo la consapevolezza che per difenderci dai terremoti dobbiamo sapere come poter fare prevenzione. E’ anche questo che faccio come docente universitario, cercando di formare tecnici esperti sulle più recenti metodologie di mitigazione della vulnerabilità delle costruzioni; è altresì quello che faccio come volontaria di Protezione Civile, Presidente di Lares Toscana, sezione territoriale toscana di Lares Italia (Unione nazionale laureati esperti in Protezione Civile). Partecipo ad eventi destinati a tutti i cittadini ed insegno ad adulti e bambini il significato dell’isolamento alla base, aiutata dal “Laboratorio didattico per grandi e piccini – Impariamo insieme a costruire gli isolatori sismici” che ho ideato nel 2019. Fare prevenzione è possibile. Come dimostrato nella mostra “Terremoti e Prevenzione” di cui sono responsabile scientifico, ciò vale a qualunque scala, di territorio, di centro urbano, di monumento e di struttura. Chi si rivolga a me deve pertanto parlare non di Danno, ma di Prevenzione del Danno.

 

Arrighi   Chiara Arrighi

La modellazione del danno potenzialmente causato da un fenomeno naturale (alluvione, siccità, sisma, ecc...) è una componente fondamentale del rischio. Nell'ambito della mia attività di ricerca mi sono a lungo occupata di dati e modelli per stimare la vulnerabilità alle alluvioni di numerosi elementi esposti, quali beni culturali, abitazioni, strade, persone, patrimonio ambientale. "Chi dice donna dice danno" in questo caso è verissimo, ma non per provocarlo, anzi, per stimarlo, prevenirlo e supportare una pianificazione territoriale sostenibile ed una efficace gestione del rischio idraulico.

 

Carbonari   Costanza Carbonari

Danni. Non solo quelli causati da calamità naturali, ma anche quelli dovuti ai profondi cambiamenti del territorio e del clima causati dall’uomo. I danni ambientali sono innumerevoli: dall’inquinamento di aria, acqua e suolo, alla perdita di habitat e biodiversità. L’ingegneria declinata secondo un approccio ecologico analizza i danni ambientali e ne contrasta l’impatto. Tra le mie attività di ricerca ci sono l’analisi e la progettazione integrata di nature-based solution in ambienti urbani degradati. Sono infatti parte di un gruppo di lavoro fiorentino all’interno del Centro Nazionale per la Biodiversità e mi occupo di riqualificazioni fluviali. È fondamentale nel mio lavoro non solo la progettazione per la mitigazione del rischio alluvionale, ma anche quella per il ripristino dell’ecosistema fluviale. Si tratta di un ambito di ricerca multidisciplinare in cui l’ingegneria idraulica ha un grande bisogno di contaminazioni di ecologia. Mi piace dare il mio contributo in questo ambito e sono sempre state d’ispirazione per me donne pioniere dell’ecologia come Rachel Carson e Laura Conti, capaci di un grande impatto nell’opinione pubblica su temi ambientali in anni in cui la questione ambientale era considerata secondaria.

 

Ultimo aggiornamento

04.03.2025

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