Referente per il DICEA: Margherita Mellini e Roberto Bonucci
Linee Guida del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale – Destinazione della maggiorazione del 10% della borsa di dottorato a fini formativi (art. 9 comma 3 del DM 45), “fondi di mobilità”
L’art. 14 comma 6 del Regolamento del dottorato di UNIFI recita quanto segue: “A decorrere dal secondo anno a ciascun dottorando è assicurato, in aggiunta alla borsa e nell'ambito delle risorse finanziarie esistenti nel bilancio dei soggetti accreditati a legislazione vigente, un budget per l'attività di ricerca in Italia e all'estero adeguato rispetto alla tipologia di corso e comunque di importo non inferiore al 10% dell'importo della borsa medesima".
Di norma l’Ateneo rende disponibili i fondi per la mobilità, all’inizio dell’anno solare successivo al primo anno di corso, con uno sfasamento di almeno 4 mesi rispetto all’inizio dell’a.a.; i dottorandi sono quindi indotti ad anticipare le spese per mobilità sostenute nel periodo da novembre a febbraio/marzo dell’anno successivo, fino al D.R. di assegnazione delle risorse ai Dipartimenti sede del Dottorato. Tuttavia, il Dipartimento può anticipare nel proprio budget, già a partire dall'inizio del Dottorato, parte o tutti i fondi che presumibilmente saranno assegnati al Dipartimento. L'importo del fondo per la mobilità è di circa € 4.800,00 per ciascun dottorando.
Il fondo assegnato a ciascun dottorando può essere utilizzato durante i tre anni o in un unico anno del corso di dottorato, fino a concorrenza della somma spettante. Nel caso in cui il dottorando non riesca ad usare tutto il proprio budget in tutto o in parte, esso può essere messo a disposizione, in tempo utile, di altri dottorandi dello stesso ciclo.
Nel momento in cui i fondi per la mobilità vengono assegnati al Dipartimento con D.R., il dottorando farà una programmazione delle spese, al fine di utilizzare correttamente e nei termini il proprio fondo, che sottoporrà per approvazione al tutor, che ne verificherà la pertinenza con il percorso formativo del dottorando.
Al fine di stabilire le tipologie di spesa da imputare su fondi per la mobilità, è emersa la decisione, anche in accordo con la Delegata di Ateneo per il Dottorato, di individuare un elenco di spese, diverse da quelle propriamente dette di “mobilità”, anche in considerazione della sospensione delle missioni per l’emergenza COVID nell’anno 2020 e, presumibilmente, nell’anno 2021. Pertanto sono state individuate le seguenti spese, in aggiunta alla voce “mobilità”, purché siano “pertinenti con il percorso formativo” del dottorando:
1. pubblicazione di articoli a pagamento, solo se in modalità open access
2. licenze di software
3. iscrizione e partecipazione, anche in modalità remoto, a:
- corsi di formazione e corsi lingua, anche in modalità remota
- “corsi singoli” o altri corsi a pagamento presso Atenei, anche diversi dall’Università degli Studi di Firenze, anche in modalità remota
- convegni e work shop
- convegni e work shop a Firenze
4. costi sostenuti per la revisione della lingua straniera per articoli e/o tesi
5. materiali consumabili di laboratorio
6. beni inventariabili, di costo anche superiori a € 516,46 euro, IVA esclusa: attrezzature di laboratorio e/o attrezzature informatiche.
Possono comunque essere sostenute altre spese, di natura diversa rispetto a quelle sopra indicate, per le quali sia dimostrabile la pertinenza con il percorso formativo, e nell’ambito del budget assegnato per la mobilità.
Ultimo aggiornamento
15.10.2024