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Pago PA per pagamenti da privati

Il Decreto Semplificazioni (DL n. 76 del 16/07/2020) ha prorogato il termine (già scaduto lo scorso 30 giugno) al 28 febbraio 2021, per l’effettuazione dei pagamenti verso le Pubbliche Amministrazioni utilizzando esclusivamente pagoPA.
A partire da tale data, pertanto, tutti i prestatori di servizi di pagamento abilitati (Banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica) hanno l’obbligo di utilizzare esclusivamente la piattaforma di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 82 del 2005 (Codice Amministrazione Digitale) per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni.
Anche al fine di consentire i pagamenti digitali da parte dei cittadini, le PP.AA., entro il 28 febbraio 2021, sono tenute a integrare i loro sistemi di incasso con la piattaforma pagoPA ovvero ad avvalersi, a tal fine, di servizi forniti da altri soggetti di cui allo stesso articolo 2, comma 2, o da fornitori di servizi di incasso già abilitati ad operare sulla piattaforma.

 

PAGAMENTI FATTURE ATTIVE – ATTIVITA’ COMMERCIALE

Con l’emissione delle fatture attive  viene notificato all’utente  un Avviso di Pagamento “PAGO PA” per l’intero ammontare della fattura. L’avviso di pagamento  contiene il Codice Avviso di Pagamento, il codice IUV, il Codice QR e il Codice Interbancario (circuito CBILL) per saldare la fattura. Per Università degli Studi di Firenze il codice CBILL e’ AAB1YL.

Per saldi parziali od acconti che  interessano le fatture in attività commerciale  non è possibile generare su una fattura attiva un avviso di pagamento PAGOPA di importo 'parziale', rispetto alla fattura stessa. Pertanto per gestire il saldo di una fattura già parzialmente incassata od un acconto, via PAGOPA, la soluzione è quella di gestirlo come pagamento 'spontaneo' da parte del debitore interessato avvalendosi della piattaforma IRIS della Regione Toscana  (https://iris.rete.toscana.it/public/)

 

PAGO PA e LEGGE 136/2010 - Tracciabilità

UNIFI deve  richiedere il pagamento con PagoPA anche nel caso si applichi la normativa sulla tracciabilità di cui all'art. 3 L. 136/2010.

Chiarimenti da parte del Ministero  precisano come conto corrente dedicato non voglia dire conto corrente esclusivo, pertanto l'Università deve indicare nel contratto di appalto o cmq alla stazione appaltante un solo conto corrente per ricevere i pagamenti e deve essere in grado di richiedere tramite pagoPA tali pagamenti.

FAQ PAGOPA UNIFI

Unifi ha elaborato un documento contenente la raccolta dei quesiti su PagoPA con le rispettive risposte. Il documento sarà integrato periodicamente sulla base di ulteriori quesiti che dovessero pervenire.
Il documento è disponibile sulla pagina Intranet di Ateneo (accessibile agli utenti con credenziali) "U-GOV in pratica", Sezione "PagoPA":
https://intranet.unifi.it/it/contratti-contabilita-e-acquisti/u-gov-pratica

In particolare richiamiamo alla vostra attenzione questo quesito:

Quali sono le indicazioni peri pagamenti effettuati da soggetti esteri di piccola entità (es. la quota assicurativa)?
Se il soggetto è straniero il pagamento può essere effettuato mediante pagoPA con il portale IRIS, pagamento spontaneo. Da indicazioni ricevute dal servizio di supporto IRIS un utente senza codice fiscale (es. ospiti stranieri, fornitori esteri), che è specifico dei residenti in Italia, può effettuare il pagamento spontaneo sulla piattaforma IRIS inserendo la stringa "ANONIMO" nel campo del modulo che di solito contiene il codice fiscale. Il campo che accoglie il codice fiscale ha l’etichetta “Identificativo fiscale” perché è previsto possa accettare anche la partita IVA (per aziende o professionisti)".

Ultimo aggiornamento

15.10.2024

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